LA DIAGNOSI IN PSICHIATRIA COME PROBLEMA ETICO

Authors
Citation
E. Borgna, LA DIAGNOSI IN PSICHIATRIA COME PROBLEMA ETICO, Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali Archivio italiano per le malattie nervose e mentali. Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali , CXVIII(2), 1994, pp. 179-191
ISSN journal
03707261
Volume
CXVIII
Issue
2
Year of publication
1994
Pages
179 - 191
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La psichiatria, come ha drasticamente sostenuto a suo tempo Karl Jaspers, non si esaurisce nella diagnosi ma si inizia dopo la diagnosi. Nella misura in cui si giunge alla diagnosi muovento da una Einstellung scientifico-naturalistica, o da una Einstellung fenomenologico-ermeneutica, la diagnosi assume significazioni e prospettive (metodologiche ed epistemologiche) radicalmente diverse. La psichiatria, che si serva di schemi naturalistici di conoscenza intende giungere al riconoscimento di unità naturali di malattia: nel senso del modello medico di conoscenza; mentre la psichiatria, che si ancori a paradigmi fenomenologico-ermeneutici di conoscenza, intende limitarsi a tematizzare quadri sindromatici di stato e di decorso: considerati nel senso di Kurt Schneider come semplici convenzioni che si collocano al di là, e al di fuori di ogni fondazione nosologica. Nel corso del lavoro vengono descritte le problematiche etiche connesse, in maniera differenziata e dialettica, con le diverse modalità di fare -diagnosi in psichiatria: che sono riconsiderate, anche, nel contesto di quelle che sono state alcune radicali e terrificanti scelte di politica psichiatrica (del passato) ma alle quali è necessario guardare come traccia di deviazioni possibili nei confronti di esistenze psicotiche: ancora oggi, talora, negate, e incomprese, nella loro significazione umana e nella loro sensibilità.