CONTROLLO E FLESSIBILITA' NEL PROBLEM SOLVING ATTRAVERSO LA VERBALIZZAZIONE: QUANDO IL "PENSARE AD ALTA VOCE" NON FACILITA IL TRANSFER

Authors
Citation
A. Antonietti, CONTROLLO E FLESSIBILITA' NEL PROBLEM SOLVING ATTRAVERSO LA VERBALIZZAZIONE: QUANDO IL "PENSARE AD ALTA VOCE" NON FACILITA IL TRANSFER, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LV(1-2), 1994, pp. 220-235
ISSN journal
00040150
Volume
LV
Issue
1-2
Year of publication
1994
Pages
220 - 235
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La rassegna degli studi condotti a riguardo degli effetti della verbalizzazione sulla soluzione di problemi "di mosse" indica che il pensare ad alta voce mentre si è impegnati in tal genere di compiti facilita i processi di ragionamento. Lo scopo del presente lavoro è quuello di accertare se la verbalizzazione faciliti anche la soluzione produttiva di un problema di insight. Quaranta studenti universitari sono stati assegnati o a una condizione di controllo o a una condizione di verbalizzazione. Tutti i soggetti, prima che il problema-target fosse presentato, erano invitati a trasformare liberamente un'immagine mentale collegata al target. Nel gruppo di controllo i soggetti eseguivano questo compito in silenzio, mentre nell'altra condizione i soggetti descrivevano verbalmente tutto ciò che stavano visualizzando mentalmente. E' risultato che il pensare ad alta voce ha aumentato, nel compito di problem solving, il numero di risposte rispetto alla condizione di controllo; non si sono tuttavia trovate differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda la frequenza delle soluzioni produttive del target. Appare quindi che i processi cognitivi collegati al pensiero ad alta voce migliorano le prestazioni nei problemi di mosse ma non in quelli di insight.