FENOMENOLOGIA DEL MENTIRE: ASPETTI SEMANTICI E PSICOLOGICI DELLA MENZOGNA

Citation
L. Anolli et al., FENOMENOLOGIA DEL MENTIRE: ASPETTI SEMANTICI E PSICOLOGICI DELLA MENZOGNA, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LV(1-2), 1994, pp. 268-295
ISSN journal
00040150
Volume
LV
Issue
1-2
Year of publication
1994
Pages
268 - 295
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La menzogna si configura come un atto comunicativo, caratterizzato da una duplice intenzione: una manifesta e l'altra nascosta all'interlocutore. In riferimento alla concezione prototipica (Rosch e Lakoff) tale atto si distingue dall'esperienza più generale dell'ingannare. Le sue componenti prototipiche sono, infatti, l'intenzione di dire il falso, la consapevolezza del falso da parte del mentitore e la falsità di contenuto. Suoi attributi "tipici" risultano essere, invece, l'elemento di dannosità/utilità e la connotazione emozionale. La definizione di menzogna come atto comunicativo consente, inoltre, di estendere la sua comprensione all'"approccio informazionale", mutuato dalla pragmatica e dall'analisi della conversazione, analizzando il messaggio menzognero e alcune sue dimensioni quali la verità/falsità e la chiarezza/ambiguità (Bavelas). Inoltre, alla luce della letteratura sperimentale, all'interno di un modello di analisi della comunicazione come atto globale (Anolli e Ciceri), sono stati indagati i comportamenti comunicativi del mentitore (strategie e indizi), ponendo in evidenza la funzione delle componenti emotive, della motivazione alla menzogna, nonchè il rapporto tra codice verbale e non verbale (movimenti del viso e del corpo, la voce, le reazioni del sistema neurovegetativo) nella codifica del messaggio falso.