L'EVOLUZIONE DEL PARADIGMA COMPORTAMENTISTA: DAL MECCANICISMO AL CONTESTUALISMO

Citation
P. Moderato et Ml. Ziino, L'EVOLUZIONE DEL PARADIGMA COMPORTAMENTISTA: DAL MECCANICISMO AL CONTESTUALISMO, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LV(1-2), 1994, pp. 523-543
ISSN journal
00040150
Volume
LV
Issue
1-2
Year of publication
1994
Pages
523 - 543
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Circa 80 anni fa J.B. Watson creò un atteggiamento verso la psicologia che prese il nome di behaviorism. Questo nuovo approccio alla natura umana suscitò allo stesso tempo entusiasmo e consenso ma anche critiche e rifiuto. In questo articolo gli autori cercano di analizzare ciò che è rimasto dell'originaria impronta watsoniana nel comportamentismo moderno e quanto - ed eventualmente come - è invece cambiato. Il paradigma comportamentista ha infatti subito importanti evoluzioni che, unite al mantenimento di alcune fondamentali caratteristiche della sua tradizione, lo mettono in grado di affrontare in modo scientificamente valido, efficace e significativo anche gli aspetti complessi del comportamento umano, come il pensiero e il linguaggio. Gli autori sostengono che l'attuale prevalente visione del mondo del comportamentismo è di tipo contestualista e che in ogni caso l'evoluzione verso questa metafora radice, come è accaduto in altre scienze, è stata resa possibile dalla fase meccanicistica posta in essere da Watson.