LA PROGETTUALITA' TERAPEUTICA CONSEGUENTE ALL'ATTO DIAGNOSTICO, NELLA "RESTITUZIONE" AL BAMBINO, ALLA FAMIGLIA, ALL'ISTITUZIONE

Authors
Citation
Am. Lanza, LA PROGETTUALITA' TERAPEUTICA CONSEGUENTE ALL'ATTO DIAGNOSTICO, NELLA "RESTITUZIONE" AL BAMBINO, ALLA FAMIGLIA, ALL'ISTITUZIONE, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza , 61(1-2), 1994, pp. 111-123
ISSN journal
0393361X
Volume
61
Issue
1-2
Year of publication
1994
Pages
111 - 123
Database
ACNP
SICI code
Abstract
L'Autrice, partendo dal concetto di diagnosi come conoscenza attraverso - o mediante -, propone alcune riflessioni sul significato e sul valore della diagnosi psicodinamica nell'ambito della psicopatologia in eta' evolutiva, sottolineandone la valenza anche terapeutica, sia che si debba e/o si possa procedere con un trattamento psicoterapeutico, sia che essa si concluda con la restituzione. Viene pertanto posto l'accento sulla risposta, o meglio la "restituzione", come frutto non soltanto di conoscenza, ma di elaborazione di un "rivivere con", attraverso la dialettica emozionale (transfert e controtransfert) e l'immedesimazione. Restituzione che si configura come un permettere al piccolo paziente ed ai suoi genitori di ritornare comunque in possesso di un proprio bene (la propria storia e la propria sofferenza) alla luce di una lettura condivisa e partecipata, che dia un senso nuovo e significativo al disagio psichico e fondi le basi per un cambiamento. Si sofferma inoltre sul: cosa dire? e sul come dire?, sia al bambino, sia ai genitori che alle istituzioni (scuola, tribunale ecc.), comunque presenti nella vita del piccolo paziente, perche' l'esperienza della diagnosi, alle volte unica, non sia vanificata e possa comunque costituire l'inizio di una piu' adeguata spinta evolutiva.