LA PSICOTERAPIA DINAMICA DEL PAZIENTE ANZIANO DEPRESSO

Citation
L. Giordani et al., LA PSICOTERAPIA DINAMICA DEL PAZIENTE ANZIANO DEPRESSO, Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali Archivio italiano per le malattie nervose e mentali. Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali , CXIX(1), 1995, pp. 174-189
ISSN journal
03707261
Volume
CXIX
Issue
1
Year of publication
1995
Pages
174 - 189
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La psicoterapia dinamica ha il suo punto di riferimento nella teoria e nella tecnica della psicoanalisi. Da questa deriva differenziandosene per determinati aspetti. Gli AA. partendo dalla diversa valutazione di Freud e Abraham circa l'efficacia della psicoanalisi nell'anziano, riferiscono il pensiero di due psicoanalisti italiani da loro stessi così sintetizzato: "la vecchiaia rappresenta di per sè una resistenza in senso analitico" (Rossi) e "se c'è un momento della vita che è il caso di fare un'analisi questo è la vecchiaia" (Manfredi). La descrizione di alcuni aspetti transferali e controtransferali della psicoanalisi dell'anziano ha consentito agli AA. sia di esprimere una loro valutazione su opinioni tanto diverse sia di delineare il contesto in cui deve essere collocata la psicoterapia dinamica del paziente anziano depresso. Questa terapia richiede al terapeuta un ruolo più attivo rispetto alla neutralità tecnica dello psicoanalista. Interventi esplicativi, di chiarimento e di confrontazione da una parte e il collegamento delle angosce depressive indeterminate con la più ampia rete di contenuti mentali dall'altra hanno lo scopo sia di contenere il paziente, sia di facilitare lo spostamento della sua attenzione dai fatti esterni alla realtà psichica. Questi interventi hanno più il carattere di una psicoterapia di appoggio che di tipo dinamico-espressivo; essi sono tuttavia necessari per costituire un rapporto terapeutico in modo da potere, poi, analizzare le dinamiche intrapsichiche ed interpersonali. La psicoterapia dinamica del paziente anziano depresso può quindi essere intrapresa e dare buoni risultati tranne che nei casi in cui si instaura un rapporto di dipendenza inerte e regressiva dal terapeuta. Tale psicoterapia non si discosta, in linea generale, dalla psicoterapia dinamica dei pazienti non anziani. Da questa può, tuttavia, differire per la complessità del rapporto terapeutico complessità dovuta a problemi di controtransfert.