L'articolo descrive uno studio condotto allo scopo di analizzare un'ipotesi derivata dalla formalizzazione avanzata di Schmidt (1975) sulla definizione degli schemi motori. Più in particolare si voleva verificare se, per dei soggetti dattilografi per i quali è lecito supporre definizioni differenziate di schemi motori, sia possibile riscontrare diversi livelli prestazionali al variare delle condizioni di partenza del compito. I risultati ottenuti confermano che la definizione delle condizioni di partenza è uno degli elementi che caratterizzano gli schemi motori. Una loro modifica, infatti, rappresenta un impedimento al manifestarsi delle reali abilità da parte di quei soggetti per i quali è lecito supporre conoscenze motorie schematiche. Vengono inoltre rilevate le importanti relazioni tra schemi motori ed altre forme di conoscenza.