ASPETTI PRAGMATICI DELL'INTERROGAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI

Authors
Citation
P. Celo, ASPETTI PRAGMATICI DELL'INTERROGAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI, Ricerche di psicologia , XVIII(3), 1994, pp. 49-74
Journal title
ISSN journal
03916081
Volume
XVIII
Issue
3
Year of publication
1994
Pages
49 - 74
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La ricerca condotta ha voluto evidenziare l'esistenza di aspetti pragmatici dell'interrogazione nella LIS (Lingua Italiana dei Segni) usata prevalentemente dai sordomuti italiani. Si è partiti da una breve analisi della pragmatica linguistica riferita, in modo particolare, all'importanza del modello semantico-generativo di Parisi-Antinucci, per una miglior comprensione dell'intenzione sottesa ad una proposizione; tutto questo aprescindere dal codice linguistico usato. Una parte della ricerca ha esaminato i contributi di Austin, di Searle, di Ross sugli "atti linguistici"; un'altra parte attiene alla letteratura scientifica sulla comunicazione non verbale e sulla lingua dei segni; cercando di evidenziare le caratteristiche morfosintattiche della LIS, ponendo maggior attenzione ai cosidetti "aspetti non manuali" che qualificano il lavoro di ricerca svolto sull'intenzionalità interrogativa. Concretamente si è operato con due videoregistrazioni di libera conversazione tra un gruppo di 6 sordi scelti a campione nella comunità dei "segnanti" locale; con la trascrizione dei dialoghi e l'annotazione dei parametri pragmatici significativi. Lo schema di lettura era dato dalla fondamentale distinzione tra "performativo implicito" ed "esplicativo" suggerita da Parisi e Antinucci; e tra WH Questions e YES/NO Questions comune a parecchi linguisti. I risultati confermano l'esistenza di due modalità distinte ma sovrapponibili di performativi interrogativi: da una parte quelli "impliciti", gli aspetti non manuali della LIS (postura del corpo, inclinazione del capo, espressione del volto...) sono presenti sia nelle WH Q. che nelle YES/NO Q. con la differenza sostanziale che nelle prime le componenti non manuali fanno parte del singolo segno, mentre nelle seconde investono la struttura stessa della frase interrogativa. Le modalità "esplicite" del performativo interrogativo si mostrano con segni specifici che nel caso delle WH Q. sono equivalenti alle formule interrogative della lingua parlata (chi? che cosa? dove? perchè?...) mentre nel caso delle YES/NO Q. si individuano almeno 2 segni pragmatici, che rimandano ad una lettura metalinguistica della frase segnata, sono "metasegni" che hanno la funzione esclusiva di segnalare un'interrogativa che sta per essere agita. L'individuazione di tali segni ci offre almeno una riflessione conclusiva attinente alla possibilità di usare l'insegnamento o/e l'autoriconoscimento dei segni pragmatici come modalità di intervento educativo per lo sviluppo della comunicazione globale e del cognitivo dei bambini sordi.