"CHI RIEMPIE LO ZAINETTO?"

Questo lavoro considera la valenza comunicativa dell'agire del bambino in seduta e si propone di evidenziare come tale modalita' comunicativa riguardi entrambi: bambino e terapeuta. Utile alla descrizione di questi fenomeni e' il termine "enactment", che designa situazioni assai diverse da quelle indicate con i concetti di identificazione proiettiva e di acting out. Il concetto di enactment si colloca in un orientamento teorico clinico relazionale, che considera il ruolo del terapeuta come un attivo partecipante alla relazione ed al processo terapeutico. In tale ottica, il terapeuta concorre al realizzarsi di questa primitiva forma di comunicazione, piu' diretta ed immediata, sotto la spinta di propri elementi inconsci. Tuttavia, il tollerare gli inevitabili sentimenti egodistonici che ne derivano, consente di trarre preziose indicazioni per la comprensione della storia del paziente e della sua sofferenza, promuovendo cosi' il processo terapeutico.