DIAGNOSI PRECOCE DELL'AUTISMO: PROPOSTE PER UNO SCREENING MIRATO

Authors
Citation
P. Bernabei, DIAGNOSI PRECOCE DELL'AUTISMO: PROPOSTE PER UNO SCREENING MIRATO, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza , 62(3), 1995, pp. 267-272
ISSN journal
0393361X
Volume
62
Issue
3
Year of publication
1995
Pages
267 - 272
Database
ACNP
SICI code
Abstract
L'Autrice valuta la possibilita' e l'opportunita' di individuare segni precoci di un disturbo autistico, considerando il vantaggio dal punto di vista prognostico di una diagnosi precoce e della tempestivita' dell'intervento riabilitativo. All'interno di quello che viene definito come Autismo esiste una notevole disomogeneita' di quadri clinici, caratterizzati da livello di funzionamento cognitivo, da aspetti affettivi e relazionali e da tempi di arrivo alla consultazione talmente diversificati, da suscitare il dubbio sulla reale appartenenza ad un gruppo comune. Inoltre e' spesso difficile una diagnosi differenziale con altre patologie, che in certe eta' e con certi livelli di funzionamento cognitivo presentano caratteristiche per alcuni versi sovrapponibili. Alla luce di queste considerazioni l'Autrice si pone il problema di quanto sia possibile individuare dei segni che siano precoci, predittivi e specifici rispetto al disturbo autistico. Si e' cercato di indagare sul momento patogenetico che sta alla base delle atipie dello sviluppo mentale che caratterizzano questa patologia, con lo scopo di coglierne le manifestazioni piu' precoci. Cio', se da una parte ha permesso di individuare gia' nel primo anno di vita degli indicatori di un disturbo dello sviluppo, ha dall'altro reso evidente il limite di non poter cogliere in tale periodo segni specifici e ricorrenti del disturbo autistico. L'Autrice sottolinea nello stato attuale l'opportunita' di focalizzare l'attenzione sulla prevenzione secondaria, ricercando la presenza dei segni significativi e specifici della patologia gia' in atto, evidenziabili a partire dai 18-24 mesi di eta'; sulla base delle migliori conoscenze sullo sviluppo del bambino autistico nel secondo anno di vita, sara' possibile la ricerca di segni predittivi, operazione che appare comunque ardua su una popolazione cosi'disomogenea.