L'ANALISI DELLA CONSISTENZA NEI DEFICIT SEMANTICI CATEGORIALI

Citation
M. Poletti et al., L'ANALISI DELLA CONSISTENZA NEI DEFICIT SEMANTICI CATEGORIALI, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LVI(4), 1995, pp. 444-460
ISSN journal
00040150
Volume
LVI
Issue
4
Year of publication
1995
Pages
444 - 460
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Armando e Edea sono due pazienti che presentano un deficit selettivo della Memoria Semantica relativo alla categoria <animali>. Tale dato non puo' considerarsi un artefatto sperimentale dal momento che sono stati utilizzati stimoli, la cui frequenza, familiarita' e complessita' sono stati controllati e non influenzano negativamente le prestazioni del controllo. Il deficit per la categoria <animali> e' conseguente alla lesione estesa del lobo temporale sinistro, causata da rottura di aneurisma per Edea, mentre per Armando le lesioni sono causate da encefalite erpetica e riguardano anche altre aree cerebrali. I pazienti sono stati sottoposti a tests per evidenziare il disturbo categoriale e poi ad una batteria di tests sperimentali che analizzano la conoscenza strutturale ed enciclopedica degli animali. La somministrazione ripetuta dei tests sperimentali ha consentito la valutazione della consistenza within e between tasks. La consistenza between tasks rappresenterebbe un ulteriore criterio per evidenziare il deficit di rappresentazione nei disturbi semantici. Il quadro di consistenza within e between tasks rilevato con Armando evidenzia un deficit di rappresentazione, nel quale la conoscenza di animali non solo e' inaccessibile, ma e' stata cancellata. Per Edea non si riscontra consistenza significativa within e between task; nel suo caso si e' verificato un miglioramento del deficit nel periodo di osservazione. I risultati di Armando si prestano ad ulteriori interpretazioni che riguardano il problema della codifica della conoscenza in un unico magazzino amodale o in strutture multiple per modalita'. La presenza di prestazioni deficitarie per gli stessi item in tutti i tests somministrati consentirebbe di concludere a favore dell'ipotesi del magazzino semantico amodale, il cui danneggiamento non garantirebbe prestazioni nella norma, in tutti i compiti presentati ed indipendentemente dal canale di input utilizzato.