CONVERGENZE POSSIBILI TRA PSICOLOGIA ANALITICA E PSICHIATRIA

Authors
Citation
S. Fissi, CONVERGENZE POSSIBILI TRA PSICOLOGIA ANALITICA E PSICHIATRIA, Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali Archivio italiano per le malattie nervose e mentali. Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali , CXIX(5), 1995, pp. 903-920
ISSN journal
03707261
Volume
CXIX
Issue
5
Year of publication
1995
Pages
903 - 920
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Si possono ravvisare nel pensiero di Jung due atteggiamenti differenti verso la psichiatria: uno, la diffidenza verso l'agire medico e l'inevitabile condizionamento che la diagnosi esercita sul processo psicoterapeutico; l'altro, il costante interesse verso la schizofrenia dalle prime opere giovanili a quelle della tarda maturita', cui corrisponde una pratica clinica con pazienti psicotici. Le ipotesi eziopatogenetiche di Jung sulla schizofrenia, che ammettono la concomitanza di fattori psicologici e di fattori organici, mantengono una loro attualita' se confrontate con le vedute sulla schizofrenia come "via finale comune" di svariate noxae patogene. D'altra parte la psichiatria biologica, della quale si sta assistendo oggi a un revival, si trova di fronte ai suoi limiti strutturali quando cerca dei fondamenti obiettivi alla nosografia. Questo lascia spazio a posizioni piu' articolate della rigida categorializzazione, volte ad individuare, piu' che delle entita' nosografiche, dei dispositivi, antropologici, dei modelli generali di funzionamento della mente umana, comuni e salute e malattia. Queste linee di ricerca ben si possono contemperare con il prospettivismo di Jung, teso ad individuare dei modelli ipotetici descrittivi del funzionamento mentale, intorno ai quali raggruppare i dati fenomenici.