LE CONTRADDIZIONI DELLA PSICHIATRIA MEDICA E CLASSIFICATORIA

Le nosologie psichiatriche cercano di aggregare descrittivamente alcuni sintomi psichiatrici in famiglie ("sindromi"), ma la minuziosa classificazione dei disturbi mentali secondo "griglie" molto fini rischia di trasformarsi in un rigido inventario di sintomi associati secondo regolarita' scarsamente significative sul piano della comprensione psicopatologica. Se da un lato la classificazione diagnostica puo' proteggere da un eccessivo soggettivismo e da un nichilismo antiscientifico e antipsichiatrico, essa comporta (pero') il rischio di ridurre la realta' clinica in matematizzazioni o computerizzazioni, importanti certo in epidemiologia e statistica e nella comunicazione informativa tra esperti, ma pericolosi per la pratica clinica quotidiana. La classificazione diagnostica irretisce e riduce l'individuo che soffre nell'ambito ristretto e drammatico della malattia, laddove invece e' essenziale che egli esca dai dispositivi nosografici e partecipi del pensiero di operatori capaci di tensione conoscitiva verso la persona, di adattarsi alla mente del paziente, senza il pregiudizio di dovere cambiare la sua mente, ma di agire su alcune sue proposizioni mentali solo se egli, paziente, lo vuole.