Leonardo Vitale fu il primo pentito di mafia. Dieci anni prima di Buscetta svelo' i segreti di Cosa Nostra. Attraverso complesse vicende giudiziarie e psichiatriche venne giudicato inattendibile. Quando Buscetta inizio' a parlare, tuttavia, le sue dichiarazione vennero confermate ed egli fu ucciso. Il caso, attraverso lo studio delle perizie, interviste ecc. viene qui studiato attraverso un modello di matrice gruppo-analitica che collega la cultura mafiosa, quella familiare e la psicopatologia di Vitale. Vengono in particolare affrontati il ruolo ambiguo di alcune perizie, quello della presenza delle figure femminili nella sua vita, la morte del padre, il problema dei modelli teoricie metodologici di lettura della "follia", il ruolo delle donne della mafia.