Il vissuto temporale e l'apprezzamento della durata della cura sono diversi per ogni paziente. Tuttavia esiste una tendenza all'interminabilita' che h inerente alla cura stessa. Freud se ne era reso conto fin dagli inizi e aveva collegato questa tendenza al transfert. Dopo aver discusso i diversi punti di vista sulla fine dell'analisi, l'A. introduce le nozioni di tempo circolare e tempo lineare, tempo del mito e tempo della storia, per iscrivervi la temporalita' dell'analisi. Vengono ripresi i concetti di regressione e di apres-coup (Nachtraglichkeit) in quanto fondamentali per la psicoanalisi. Un esame delle pratiche rituali arcaiche, in quanto dispositivi che permettono alla comunita' di rivivere il tempo mitico delle origini, suggerisce all'A. una riflessione sulle analogie tra questi rituali e l'andamento della cura. In quanto analisti noi condividiamo con i nostri antenati la credenza all'importanza fondamentale della conoscenza delle origini; nella pratica analitica, ricreando con il paziente il tempo delle sue origini, utilizziamo un modello analogo a quello dei rituali arcaici. Il mito di Crono offre una rappresentazione suggestiva di alcuni degli ostacoli che si incontrano nella cura.