CARATTERISTICHE DELLA DISLESSIA SUPERFICIALE EVOLUTIVA NELLA LINGUA ITALIANA

Citation
P. Zoccolotti et al., CARATTERISTICHE DELLA DISLESSIA SUPERFICIALE EVOLUTIVA NELLA LINGUA ITALIANA, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LVIII(2/3), 1997, pp. 254-284
ISSN journal
00040150
Volume
LVIII
Issue
2/3
Year of publication
1997
Pages
254 - 284
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La ricerca esamina dieci casi di dislessia superficiale evolutiva. L'eta' dei ragazzi era compresa tra 10,11 e i 15,7 anni; il Q.I. era in ogni caso maggiore di 85. Il comportamento di lettura e' stato esaminato nei termini di velocita', correttezza e comprensione (test MT; CORNOLDI E COLPO, 1981). La classificazione della dislessia di tipo superficiale e' stata ottenuta mediante la Batteria per la dislessia e disortografia evolutiva (SARTORI e coll. 1995). Le caratteristiche proncipali osservate sono due: la grande lentezza della lettura e la cattiva prestazione nel test degli omofoni. Si sono inoltre misurati i tempi di reazione vocale nella lettura di singole parole di lunghezza variabile. I tempi di reazione dei soggetti dislessici dipendevano dalla lunghezza della parola, mentre quelli dei soggetti di controllo erano indipendenti da tale fattore. E' stato proposto che questo effetto sia espressione del tipo di lettura effettuata dai dislessici, che ricompongono la parola a partire da sub-unita' di piccole dimensioni, un processo mediato dalla via fonologica. Poiche' la dislessia superficiale sottende un difetto nell'accesso visivo al lessico, la funzione visiva dei dislessici e' stata accuratamente valutata per stabilire se vi fossero delle compromissioni a livello delle capacita' visive di base. Ai test ottometrici non si sono osservati deficit gravi e sistemici, ma una costellazione di disturbi di lieve entita', in particolare a carico della convergenza e della riserva fusionale; nella maggior parte dei casi la dominanza oculare e' risultata instabile. Al test di sensibilita' al contrasto, il gruppo e' risultato nei limiti della norma per stimoli in movimento e inferiore ai controlli per stimoli stazionari di frequenza spaziale medio-alta. Viene discussa l'opportunita' di utilizzare indicatori diversi in lingue diverse per valutare il tipo di dislessia e si sottolinea come la lentezza della lettura (accompagnata da alcuni errori specifici) possa essere considerata l'indicatore pricipale di dislessia superficiale in italiano e in altre lingue con elevata corrispondenza grafema-fonema. Viene inoltre esaminato il possibile ruolo giocato da alcune fuzioni visive di base nella dislessia evolutiva.