MODIFICAZIONI COGNITIVE IN SOGGETTI ANZIANI CON PATOLOGIE CRONICHE NON NEUROLOGICHE

Citation
D. Agazzi et al., MODIFICAZIONI COGNITIVE IN SOGGETTI ANZIANI CON PATOLOGIE CRONICHE NON NEUROLOGICHE, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LVIII(4), 1997, pp. 315-336
ISSN journal
00040150
Volume
LVIII
Issue
4
Year of publication
1997
Pages
315 - 336
Database
ACNP
SICI code
Abstract
L'invecchiamento e' un fenomeno complesso che coinvolge tutti gli apparati dell'organismo umano e le cui conseguenze si riflettono in modo interattivo sulle capacita' funzionali. Mentre le conseguenze reciproche dei fenomeni internistici della senescenza (cuore-polmone, reni-ipertensione, ecc.), sono relativamente note, assai meno conosciuta e' l'interazione tra queste patologie internistiche e le modificazioni delle capacita' cognitive nell'anziano. In questo studio abbiamo esaminato le funzioni cognitive di anziani sani e di anziani affetti da patologie mediche non neurologiche, al fine di verificare se ed in che modo la presenza di tali patologie comprometta le prestazioni. I soggetti dello studio sono 217 anziani, di eta' compresa fra i 65 e i 90 anni, di cui 39 sani e i restanti affetti da patologie internistiche (cardiopatie, ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemie, epatopatia, patologie polmonari, nefropatie, ipotiroidismo). I soggetti sono stati sottoposti ad una batteria di test per indagare le capacita' di memoria (span verbale, span visuo-spaziale, memoria di prosa), il linguaggio (denominazione, fluenza verbale), l'attenzione (barrage di cifre), la percezione visiva (discriminazione di lunghezza e dimensione, riconoscimento di figure da diverse prospettive, accoppiamento semantico di figure), l'intelligenza non verbale (matrici progressive di Raven, e le capacita' visuo-costruttive (copia di disegni). I risultati ottenuti dimostrano che nel corso della senescenza vi e' una parziale riduzione delle prestazioni per alcuni compiti cognitivi, e d'altra parte, che alcune patologie internistiche possono essere causa primaria di un calo di capacita' cognitive (per es., soggetti con patologia cardiovascolare, dislipidemici e ipertesi).