C. Colace, PERCHE' I NOSTRI SOGNI SONO COSI' STRANI? UN ESAME DELLA LETTERATURA SUL TEMA DELLA BIZZARRIA ONIRICA, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LVIII(5/6), 1997, pp. 498-564
Nel presente lavoro e' svolta una revisione della letteratura sul tema della bizzarria del sogno, considerando i diversi modelli teorici, le scale di contenuto e le ricerche. Scopo del lavoro h stato quello di riconsiderare la bizzarria onirica in una prospettiva piu' ampia al di la' delle attuali riduttive interpretazioni neurobiologiche. L'esame della letteratura ha evidenziato che la bizzarria non puo' essere considerata una caratteristica strutturale del sogno; non ci sono infatti evidenze empiriche a sostegno di una rigida relazione di causa-effetto tra eventi neurobiologici del sonno REM e contenuti onirici bizzarri. La bizzarria onirica e' presente, in vario grado, nell'attivita' onirica di tutte le fasi del sonno (NREM, REM); in questo senso i modelli che tentano di spiegare la bizzarria sulla base dell'analisi dei soli sogni REM offrono una interpretazione parziale del fenomeno. L'analisi della letteratura suggerisce che la bizzarria sembra essere correlata sia con aspetti neurofisiologici (attivita' fasiche REM/NREM, attivazione corticale/cognitiva) sia con aspetti legati alle differenze individuali (es. creativita', normalita'/psicopatologia, capacita' di adattamento alla realta', sviluppo dell'interiorizzazione di norme morali): cio' suggerisce la necessita' di ricorrere, in futuro, a modelli che includano piu' livelli di analisi (psicodinamico, neurobiologico, cognitivo). I diversi correlati sul piano delle differenze individuali, piuttosto che far pensare alla bizzarria onirica come un mero epifenomeno del fatto neurobiologico, rendono plausibile l'ipotesi che questa possa includere elementi significativi per la persona, cosi' come viene teorizzato nell'approccio psicodinamico.