TEORIE DELLA MENTE E COMPRENSIONE DELLA BUGIA: EFFETTO DELLE MASSIME CONVERSAZIONALI E DELLA RILEVANZA DELLE PROVE

Citation
G. Gilli et al., TEORIE DELLA MENTE E COMPRENSIONE DELLA BUGIA: EFFETTO DELLE MASSIME CONVERSAZIONALI E DELLA RILEVANZA DELLE PROVE, Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria , LIX(1), 1998, pp. 77-91
ISSN journal
00040150
Volume
LIX
Issue
1
Year of publication
1998
Pages
77 - 91
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La ricerca si occupa dello sviluppo dell'abilita' di distinguere tra errori e bugie in bambini dai 3 ai 5 anni. Si e' assistito di recente auna ripresa degli studi sull'argomento nell'ambito del paradigma di ricerca sulle teorie della mente, che non ha tuttavia sostanzialmente disconfermato l'ipotesi piagetiana del realismo lessicale, che inficierebbe una piu' matura abilita' di ragionamento morale. Nel presente lavoro, si ipotizza che, qualora le prove vertano su contenuti pertinenti gli interessi del bambino e vengano rispettate le massime conversazionali nella formulazione delle domande, e' possibile evidenziare una comprensione della menzogna come affermazione intenzionalmente ingannevole, e pertanto distinta dagli errori, a eta' piu' precoci di quanto previsto dall'ipotesi del realismo lessicale. Partecipano alla ricerca 276 soggetti equamente ripartiti tra i sessi e nei tre livelli di eta'. I risultati avvalorano l'ipotesi di partenza.