LA SCALA DELL'AUTOSTIMA DI ROSENBERG:TRADUZIONE E VALIDAZIONE ITALIANA

Citation
M. Prezza et L. Trombaccia Fr:armento, LA SCALA DELL'AUTOSTIMA DI ROSENBERG:TRADUZIONE E VALIDAZIONE ITALIANA, Bollettino di psicologia applicata (1960) BPA Applied psychology bulletin, (223), 1997, pp. 35-44
ISSN journal
00066761
Issue
223
Year of publication
1997
Pages
35 - 44
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Introduzione: Gli obiettivi del presente lavoro sono di tradurre e validare per l'Italia la Rosenberg Self-Esteem Scale (RSE-Rosenberg, 1965) e di indagare la sua struttura fattoriale. Metodi: I soggetti sono 1217, maschi e femmine, eterogenei per eta', istruzione e occupazione. Per l'analisi delle proprieta' strutturali della scala si e' proceduto al calcolo delle medie, della deviazione standard dei singoli item e delle correlazioni corrette item-totale; per verificare l'attendibilita' della scala e' stato utilizzato il coefficiente di correlazione (r di Pearson) fra RSE e depressione (BDI), ansia (STAI-X"), sostegno sociale percepito (MSPSS), soddisfazione nei confronti della vita (LSES) e mascolinita' (PAQ-M). Risultati: La scala dimostra buona consistenza interna (alfa di Cronbach=.84), discreta stabilita' nel tempo (r=.76 a 15 giorni) e buona validita' di costrutto; correla negativamente con la depressione e l'ansia, positivamente con il sostegno sociale percepito, con la soddisfazione nei confronti della vita e con la mascolinita'. Per quanto riguarda le variabili sociodemografiche, presentano un peggior concetto di se' le donne rispetto agli uomini, i disoccupati e gli studenti rispetto agli occupati, chi ha un diploma elementare o di scuola media superiore rispetto a chi ha solo terminato la scuola dell'obbligo e ai laureati. Attraverso l'analisi fattoriale confermativa emerge che il modello che spiega meglio la struttura fattoriale della RSE e' quello a due fattori correlati, con gli item 3,5,6,7,8,9,10 nel primo fattore e con gli item 1,2,4 nel secondo, confermando la struttura fattoriale trovata da Kaplan e Pokorny (1969) e da Shahani, Dipboye e Phillips (1990). Conclusioni: La versione italiana ha dimostrato una buona consistenza interna, una buona validita' di costrutto e una struttura fattoriale sovrapponibile a quella trovata con campioni e nazioni diverse.