LA RELAZIONE CON IL BAMBINO BUGIARDO: UN'ANALISI ATTRAVERSO LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

Citation
G. Pinto et al., LA RELAZIONE CON IL BAMBINO BUGIARDO: UN'ANALISI ATTRAVERSO LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA, Rassegna di psicologia (Testo stampato) R d P. Rassegna di psicologia , XIII(2), 1996, pp. 57-73
ISSN journal
11255196
Volume
XIII
Issue
2
Year of publication
1996
Pages
57 - 73
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Recenti ricerche mostrano che i bambini sanno distinguere le bugie dalla verita' a partire dai 4 anni: la distinzione e' basata non solo sulla capacita' di confrontare il contenuto di una asserzione con la realta', ma anche sulla conoscenza che i bambini hanno circa l'intenzione del bugiardo, il che implica la possibilita' di riconoscere la persona che mente e quella che dice il vero. Sono tuttavia assai scarse le ricerche che hanno esaminato le idee infantili sull'interazione sociale con il bugiardo: questo studio affronta questo aspetto sottoponendo 184 bambini fra i 6 e gli 11 anni al compito di disegnare se stessi con un bambino bugiardo e se stessi con un bambino sincero. L'analisi dei disegni mostra che i bambini concettualizzano il bugiardo come una persona con cui intrattenere interazioni sociali analogamente a quanto avviene con il sincero; tuttavia le due relazioni sono caratterizzate rispettivamente come positiva e negativa attraverso un diverso dosaggio dei parametri di coesione e distanziamento. Un elevato grado di coesione unitamente ad un basso grado di distanziamento compaiono infatti nel disegno con il partner che dice la verita', mentre l'uso della coesione viene mantenuto, ma insieme ad un massiccio uso del distanziamento, quando il compagno e' un bambino bugiardo, senza differenze evolutive.