A. Chagas Bovet et Am. Lanza, RIFLESSIONI SULLA PREVENZIONE E LA CURA DEI FIGLI DI IMMIGRATI: PRESERVAZIONE DELL'IDENTITA' SOGGETTIVA DEI GENITORI E DEL BAMBINO, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza , 66(1), 1999, pp. 41-52
Le Autrici affrontano, a livello psicodinamico, il tema della migrazione nella storia dell'uomo come spinta alla conoscenza, ma anche come simbolo di nascita e di separazione. Cio' si verifica non senza sensi di colpa quasi a richiamare le primitive separazioni dagli oggetti primari, indispensabili per la realizzazione del Se' e per la conquista della propria identita'. Viene pertanto sottolineata la messa in crisi dell'identita' personale di chi emigra, tanto piu' a rischio quanto piu' questa si basa su aspetti difettosi dei processi di introiezione, identificazione e internalizzazione degli oggetti primari. Sia ssiste in tal caso al mancato o difficile processo di adattamento a condizioni di vita nuove, a motivo di eccessivi sensi di colpa legati alla difficolta' di elaborare il lutto per l'"oggetto abbandonato" e di conseguenza per le parti perdute del Se'. Le Autrici sostengono l'importanza di un lavoro analitico che sappia offrire al bambino e ai suoi genitori immigrati il senso di continuita' e di appartenenza. Cio' si verifica attraverso la costituzione di uno "spazio potenziale" dove possa aver luogo il recupero di esperienze e di oggetti perduti, indispensabile per un soddisfacente investimento e inserimento nella nuova realta'.