EPIDEMIOLOGIA DELL'AUTISMO E FORMAZIONE PER GLI OPERATORI:UN BINOMIO RIUSCITO

Authors
Citation
S. Palazzi et G. Lanzi, EPIDEMIOLOGIA DELL'AUTISMO E FORMAZIONE PER GLI OPERATORI:UN BINOMIO RIUSCITO, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza , 66(2), 1999, pp. 145-154
ISSN journal
0393361X
Volume
66
Issue
2
Year of publication
1999
Pages
145 - 154
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Nel 1996 venivano attribuite a un'organizzazione sanitaria pubblica periferica, con deliberazione di una Giunta regionale, le risorse per attuare funzioni epidemiologiche e documentali nel settore delle sindromi autistiche. Si presentavano quindi i criteri dell'ICD-10 dei disturbi generalizzati dello sviluppo a tutti i servizi pubblici e privati del territorio, popoloso quanto la Svezia. Nel 1997 si mettevano in opera tutti gli sforzi necessari per includere la strategia di ricerca nelle routine quotidiane dei servizi per l'infanzia e l'eta' adulta, messi alla prova dalla contemporanea trasformazione del Sistema sanitario nazionale. Gli strumenti della raccolta dati comprendevano conferenze e seminari locali, iniziative di formazione e l'accesso a una linea telefonica gratuita per chi chiama. Nel 1998 si potevano contare 983 schede anonime ottenute da oltre 200 operatori sociosanitari che hanno collaborato con il progetto (meno di quanto atteso rispetto alle statistiche internazionali, ma piu' di quanto era stato previsto da numerosi psichiatri locali). Il 52.8% delle schede si riferiscono a "casi tipici", il 17,5% a casi atipici, e il rimanente ad altre categorie di disturbo generalizzato dello sviluppo. Cio' che risulta dalle informazioni disponibili e' un effetto coorte, che dipende dal variare dei modelli concettuali e delle tecniche diagnostiche utilizzate all'epoca dell'esordio dell'autismo. Ad esempio, vi e' differenza tra i nati prima degli anni '80 e quelli successivi, sia per la qualita' degli accertamenti fisici, sia per l'influsso dei sistemi classificatori internazionali. Inoltre la disponibilita' dei servizi specifici ha determinato piu' di ogni altro fattore che cosa fosse offerto a livello individuale nei vari luoghi e tempi. In conclusione, sembra importante che tutti gli operatori di un'ampia regione abbiano condiviso un compito pratico: la diagnosi di un particolare disturbo, quale contributo all'epidemiologia psichiatrica.