Il termine di coscienza viene definito nelle sue differenti accezioni e nei diversi ambiti culturali. Successivamente vengono passate in rassegna le alterazioni qualitative e quantitative dello stato di coscienza, e vengono esaminate le situazioni cliniche, di tipo funzionale e di tipo organico, nell'ambito delle quali si riscontrano più frequentemente alterazioni della coscienza. Viene infine definita la forma più paradigmatica tra gli stati clinici di alterata coscienza, il delirium, sulla base dei criteri clinico-diagnostici proposti dal DSM-IV, descrivendone gli aspetti eziopatogenetici e clinici.