Trattamento combinato psicofarmacologico e psicoterapeutico della fobia sociale: un caso clinico.

Citation
Massimo Biondi et Angelo Picardi, Trattamento combinato psicofarmacologico e psicoterapeutico della fobia sociale: un caso clinico., Rivista di psichiatria (Testo stampato) , 31(1), 1996, pp. 17-26
ISSN journal
00356484
Volume
31
Issue
1
Year of publication
1996
Pages
17 - 26
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Nell'ultimo decennio, dopo la sua introduzione come entità clinica a sè stante nel DSM-III-R, la fobia sociale è stata oggetto di notevole attenzione da parte della letteratura internazionale. Si tratta di un disturbo abbastanza frequente, che tende ad assumere decorso cronico e invalidante, e che si presenta spesso associato ad altri disturbi d'ansia o dell'umore, nonchè ad abuso di alcool. Esiste una considerevole mole di lavori scientifici riguardo l'utilizzo di tecniche di terapia comportamentale e di terapia cognitiva per la cura di questa patologia: in particolare, l'esposizione progressiva e la ristrutturazione cognitiva risultano tecniche di provata efficacia. Per quanto riguarda la psicofarmacoterapia, numerose sperimentazioni cliniche mostrano che gli IMAO sono farmaci di sicura efficacia, e che le benzodiazepine e i beta-bloccanti possono rivelarsi utili; promettenti appaiono inoltre i dati sulla fluoxetina. Tuttavia entrambi gli approcci, sia quello farmacologico che quello psicoterapico, presentano degli svantaggi e delle limitazioni. La farmacoterapia può avere effetti indesiderati, può doversi protrarre nel tempo, non implica necessariamente un cambiamento cognitivo, può condurre a dipendenza psicologica, può avere efficacia solo parziale. La psicoterapia può presentare problemi di elegibilità del paziente, richiede spesso lunghe attese, può avere costi elevati e richiedere tempi prolungati, può avere un'efficacia limitata. Una terapia combinata farmacologica e psicoterapica potrebbe invece presentare alcuni vantaggi: maggiore spettro d'azione, azione di ristrutturazione cognitiva più agevole grazie alla condizione parzialmente protetta creata con l'aiuto dei farmaci, facilitazione dell'esposizione con l'ausilio di farmaci che riducano l'ansia, incremento della compliance farmacologica grazie al rapporto psicoterapico, probabile minor rischio di ricadute alla sospensione del trattamento farmacologico grazie al supporto della psicoterapia. Viene infine presentato un caso clinico, il quale illustra alcuni aspetti caratteristici della terapia combinata.