Bruno Callieri et Rossella Seller, L'accesso fenomenologico alla coscienza in psichiatria., Rivista di psichiatria (Testo stampato) , 31(5), 1996, pp. 204-211
Gli autori inquadrano il concetto di coscienza sia nell'ambito dell'intenzionalità che in quello della donazione mondana di senso. La coscienza viene considerata come struttura dell'esperienza vissuta (Erlebnis), aperta, transitiva, <<storica>>. Viene sottolineata la posizione peculiare della psicopatologia fenomenologica della coscienza, ambigua tra realtà clinica e presupposto filosofico. I concetti di vigilanza, sintonia, attenzione, autocoscienza vengono prospettati nelle loro diverse declinazioni psicopatologiche e nel loro dialettico perenne trascorrere dal piano del <<polare>> a quello <<riflettente>>. Particolare attenzione viene data alla concezione organodinamica di Ey, a quella antropologica di Zutta e soprattutto alla psicopatologia Jasperisiana della coscienza, tuttora ben valida. Pur consapevoli pienamente dell'imprescindibile dimensione neurofisiologica basale della coscienza, gli autori insistono sul carattere incarnato e mondano di essa, come su i due aspetti (egoico e alter-egoico) che consentono ogni effettivo approfondimento futuro di una autentica psicopatologia della coscienza.