A. Gnisci, PRESA DEL TURNO E RUOLI LEGALI. MODALITA' INTERATTIVE NEL PROCESSO PENALE, Rassegna di psicologia (Testo stampato) R d P. Rassegna di psicologia , XIV(2), 1997, pp. 49-96
La presente ricerca pilota intende studiare l'interazione conversazionale nel processo penale su un campione di 16 interrogatori tratti da uno stesso procedimento (processo Cusani). Scopo della ricerca e' individuare: le strategie di manipolazione sintattica delle domande dei legali (Giudice, Pubblico Ministero e Avvocato Difensore); le strategie di elaborazione della risposta da parte dei testimoni e dell'imputato; le strategie di controllo dell'avvicendamento dei turni tra parlanti. Il materiale videoregistrato e' stato codificato attraverso un sistema di categorie tratto dalla letteratura specializzata internazionale e analizzato tramite Analisi Sequenziale. I risultati confermano che: le domande piu' usate sono quelle piu' coercitive (affermazioni e domande minimali) e quelle meno usate sono quelle che lasciano maggiore liberta' narrativa all'interrogato (domande "wh" e richieste); le uniche domande associate significativamente alla risposta minimale sono le domande "wh" specifiche; le risposte piu' utilizzate da testimoni e imputato sono quelle piu' elaborate; i legali interrompono e contestano le interruzioni subite piu' degli interrogati; gli interrogati tendono ad imitare le caratteristiche di assunzione del turno del legale (ciclo unidirezionale di influenza); Giudice, Pubblico Ministero e Avvocato hanno stili comunicativi diversi; il Giudice quando interroga l'imputato ha un comportamento transizionale piu' tollerante di quando interroga i testimoni; testimoni diversi influenzano la comunicazione nella stessa direzione sia che siano interrogati dal Pubblico Ministero che dall'Avvocato. Presi nel complesso i risultati evidenziano le notevoli asimmetrie di potere conversazionale legate ai ruoli (legale, interrogato) ma confermano che la conversazione durante l'interrogatorio e' il prodotto di una co-costruzione in cui il testimone ha una parte attiva.