L'EVOLUZIONE DELL'IDEA PRASSICA IN ETA' EVOLUTIVA : STUDIO PRELIMINARE SU UNA BATTERIA DI PROVE

La disprassia di sviluppo si configura come una condizione clinica in cui si intrecciano fattori motori, percettivi, linguistici e rappresentativo-simbolici. La valutazione clinica si puo' articolare su tre livelli: progettazione del gesto, programmazione visuo-motoria, esecuzione. La compromissione del primo livello determina le cosiddette "aprassie di formulazione simbolica", ovvero i disturbi della ideazione prassica, con o senza presenza dell'oggetto. A questo riguardo e' stata messa a punto una batteria di dieci prove, cinque comportanti l'utilizzazione di piu' oggetti (prassie transitive), cinque senza l'oggetto (pantomima d'uso), le quali prendono punteggi crescenti in base alla capacita' di realizzazione della sequenza gestuale e di un uso simbolico del corpo. I risultati ottenuti analizzando una popolazione di bambini da quattro ad otto anni di eta' confermano gli stretti rapporti genetici tra le abilita' prassico-ideative e le competenze rappresentative ed operative.