AL DI LA' DELL'ARCHETIPO II-VERSO UNA METAPSICOLOGIA DELLA COMPLESSITA'

Authors
Citation
S. Fissi, AL DI LA' DELL'ARCHETIPO II-VERSO UNA METAPSICOLOGIA DELLA COMPLESSITA', Psicoterapia e scienze umane , XXXIV(2), 2000, pp. 87-105
ISSN journal
03942864
Volume
XXXIV
Issue
2
Year of publication
2000
Pages
87 - 105
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Nel conflitto tra empirismo-naturalismo ed ermeneutica, gli junghiani sembrano essersi schierati quasi interamente in quest'ultimo campo, memori degli atteggiamenti iconoclasti verso la scienza del loro caposcuola. Hilman sembra avere portato all'estremo l'emancipazione della psicologia analitica dal modello medico e dalle metafore biologiche, proponendo il ritorno ad un politeismo neoplatonizzante. Ma anche il movimento psicoanalitico ha attuato una progressiva revisione del modello strutturale tripartito, con una serire di passaggi: introduzione del Se'; autonomizzazione dell'oggetto dalla pulsione; valorizzazione dell'affetto; organizzazione sistemica della psiche; individuazione di strutture basilari omeostatiche, con un corrispettivo neurofisiologico, uno rappresentazionale e uno comportamentale, di regolazione della relazione e del Se'. I sistemi motivazionali hanno una derivazione mista dall'eredita' e dalla relazione d'accudimento, e traducono il fondamento pulsionale dello psichismo in una struttura piu' articolata e piu' aderente ai "bisogni" dell'esperienza immediata. Ritorna cosi' in ballo quella visione molteplice ddella psiche che Hillman ha tradotto nelle archai neoplatoniche, e che l'infant observation ripercorre nelle strutture di regolazione diadica del Se'e della relazione, che dall'infante si prolungano nell'adulto e nei modelli interattivi disfunzionali della coazione a ripetere. L'archetipo puo' essere l'anticipazione di un modello metapsicologico della complessita' che oggi da' voce all'aspirazione unitaria di un'integrazione delle teorie.