L'USO DEL CONTROTRANSFERT NEGLI INTERVENTI BREVI

Gli autori dell'articolo sono psicologi clinici e psicoterapeuti di formazione psicoanalitica del Centro di Consultazione Psicologica per Studenti Universitari della "Federico II" di Napoli (Polo Policlinico). Il centro offre, allo studente che ne fa richiesta, una serie di quattro colloqui individuali, della durata di 45' ciascuno, a frequenza settimanale; si tratta pertanto di un "intervento breve". Ed e' proprio la relazione tra alcuni aspetti peculiari dell'intervento breve e la possibilita' di ritrovare nel controtransfert, inteso nella sua accezione "totale" (Racker, 1953), uno strumento di comprensione dell'inconscio del cliente, ad essere indagata in questo lavoro, a partire dalla proposizione di due diversi esempi clinici. Entrambi questi esempi, nella loro diversita', restituiscono l'immagine di un processo di comprensione all'interno del quale un passaggio trasformativo, rispetto alla possibilita'di "usare" il controtransfert, viene individuato nella funzione del gruppo di supervisione individuale.