SUCCESSO E INSUCCESSO IN LETTERATURA. INDICATORI DERIVATI DALL'ANALISI DI OPERE POETICHE INGLESI

Authors
Citation
Rs. Forsyth, SUCCESSO E INSUCCESSO IN LETTERATURA. INDICATORI DERIVATI DALL'ANALISI DI OPERE POETICHE INGLESI, Rassegna di psicologia (Testo stampato) R d P. Rassegna di psicologia , XVI(3), 1999, pp. 49-70
ISSN journal
11255196
Volume
XVI
Issue
3
Year of publication
1999
Pages
49 - 70
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Per la psicologia dell'arte e della letteratura e' rilevante la conoscenza delle variabili che assicurano l'esperienza estetica e, con cio', il successo di un'opera piuttosto che di un'altra. Viene qui descritta un'indagine sugli attributi linguistici che differenziano le poesie famose da quelle sconosciute, nella lingua inglese. Seguendo le linee guida di Simonton (1989, 1990), di Martindale (1990) e di vari altri, e' stata utilizzata la frequenza di apparizione nelle antologie letterarie come indice di popolarita' poetica. Sono state selezionate 20 antologie generali pubblicate negli ultimi dieci anni, scegliendo le poesie riportate in piu' di cinque testi. Sono state cosi' raccolte 85 poesie di 54 autori diversi. Come gruppo di controllo, sono stati scelti altri 54 poeti, appaiando a ciascun autore del gruppo sperimentale un poeta meno eminente nato entro 10 anni dal primo. In questo modo, sono state selezionate 85 poesie sconosciute, pure scritte da 54 autori diversi. Controllando il numero dei riferimenti relativi a ciascun autore, riportati nel "Little Oxford Dictionary of Quotations", la media delle citazioni e' risultata 7 per i poeti famosi, 0 per quelli sconosciuti. Sono stati poi esaminati alcuni aspetti del linguaggio utilizzato nei due sottogruppi. Le poesie famose risultano, in media, leggermente piu' lunghe di quelle sconosciute. Ma, soprattutto, rispetto a queste ultime, le poesie famose presentano un numero significativamente minore di sillabe per parola nel primo verso (p<0.04); iniziano piu' spesso con un verso composto interamente da monosillabi (p<0.05); hanno un numero medio di lettere per parola significativamente minore (p<0.001); utilizzano un vocabolario in media meno ricco (p<0.05). Sono state controllate anche le differenze sintattiche tra i due sottogruppi. Globalmente, e' stata rilevata la chiara tendenza ad utilizzare un linguaggio piu' semplice nelle composizioni famose. Nella poesia, almeno per le opere in lingua inglese, sembra che la semplicita' sia una virtu'.