ASPETTI ESTETICI DI IMMAGINI VISIVE IN FUNZIONE DELL'ASSETTO MOTIVAZIONALE NELLA "FASE DI LATENZA"

Citation
G. Bartoli et al., ASPETTI ESTETICI DI IMMAGINI VISIVE IN FUNZIONE DELL'ASSETTO MOTIVAZIONALE NELLA "FASE DI LATENZA", Rassegna di psicologia (Testo stampato) R d P. Rassegna di psicologia , XVI(3), 1999, pp. 147-168
ISSN journal
11255196
Volume
XVI
Issue
3
Year of publication
1999
Pages
147 - 168
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Appare particolarmente interessante studiare le preferenze estetiche di ragazzi e ragazze che si trovano nella cosiddetta "eta' di latenza". E' noto che vi corrisponde una fase dello sviluppo psicologico nella quale predominano interesse e accuratezza nell'apprendimento delle regole sociali e nell'esplorazione della realta', disciplina e limitazione verso l'espressione delle pulsioni, controllo di istanze profonde, ricorso a meccanismi difensivi, rigidita' comportamentale. Si puo' fare l'ipotesi che vi si accompagni una relativa repulsione verso rappresentazioni pittoriche apertamente conflittuali, o comunque direttamente espressive di realta' pulsionali, a vantaggio dell'apprezzamento di immagini armoniche, distensive, e maggiormente velate rispetto a contenuti profondi. Sei riproduzioni di dipinti e di illustrazioni del primo tipo (immagini conflittuali) e sei del secondo tipo (immagini armoniche) sono state fatte valutare individualmente a 14 fra ragazzi e ragazze in eta' dagli 8 ai 10 anni, utilizzando scale bipoliche a sette passi, centrate sull'aspetto estetico e su varie qualita' fisionomiche. Da altri 56 soggetti sono state ottenute definizioni e rievocazioni di oggetti ed eventi corrispondenti ai concetti di "bello" e di "brutto". I dati confermano che le immagini predisposte danno luogo ad una forte divaricazione dei profili basati sui punteggi assegnati; e cio' in conformita' alle ipotesi. Inoltre, oggetti ed eventi rievocati come "belli" coincidono in gran parte con quelli tipici delle situazioni cosiddette di comfort, piacevoli e distensive; mentre quelli "brutti" corrispondono a situazioni fortemente stressanti. Vengono rilevate analogie con indagini della Wolfenstein (1955) ed altri. Nel mentre che si propongolo ampliamenti nella raccolta dei dati e adeguati confronti con fasi di sviluppo adiacenti, sembra confermato che l'assetto motivazionale esercita un riverbero consistente sulle preferenze estetiche. In relazione a cio' si conferma pure che le qualita' del bello si possono collegare alla soddisfazione delle principali esigenze del soggetto, impegnato nel percepire e nell'immaginare.