Questo articolo cerca di mostrare che nella loro reazione contro il punto di vista tradizionale sulla situazione analitica, quattro autori contemporanei (Mitchell, Renik, Schafer e Spence) hanno assunto una serie di posizioni che si rivelano insostenibili. Queste posizioni, che l'autore denomina <nuovo paradigma>, non costituiscono una base adeguata sulla quale costruire una comprensione della situazione analitica, una comprensione della mente del paziente, nonche' il futiro sviluppo della teoria psicoanalitica. Le posizioni di questi autori vengono passate in rassegna critica e valutate sia da un punto di vista teorico che clinico.