La dignità dell'uomo, i diritti umani e la teologia

Authors
Citation
Wolbert Werner, La dignità dell'uomo, i diritti umani e la teologia, Studia patavina rivista di filosofia e teologia , 49(3), 2002, pp. 557-577
ISSN journal
00393304
Volume
49
Issue
3
Year of publication
2002
Pages
557 - 577
Database
ACNP
SICI code
Abstract
In questo contributo di riflessione teologica sui diritti umani l.autore chiarisce anzitutto il concetto di dignità umana, che va definita in riferimento alla moralità, alla disposizione morale dell.individuo, e solo secondariamente all.uomo nella misura in cui gli viene data. Ne deriva che tutti gli uomini sono uguali rispetto a tale disposizione o capacità morale. E ne deriva pure, .prima facie., il loro diritto alla libertà di azione. Un problema che l.autore si pone è come mai si sono avute tante difficoltà nella realizzazione di questo diritto, in particolare nella chiesa cattolica. La risposta va cercata nel fatto che tale .diritto. non significa autorizzazione positiva, bensì diritto a non essere impedito, ad agire liberamente nella sfera privata. Le cose stanno diversamente nella sfera pubblica, dove lo stato può limitare l.esercizio di questo diritto nella misura in cui ostacola la realizzazione di altri diritti in vista del bene comune. Quando si parla di diritti e doveri si deve pertanto tener conto che si passa dal concetto di libertà positiva, come dovere dello stato a rispettare, proteggere e promuovere i diritti degli individui. Nel caso in cui lo stato non ottemperi a questo dovere ci si può appellare ai diritti umani come difesa e stimolo al cambiamento. Non vi è infatti simmetria tra diritti e doveri, a meno che il diritto non si basi su un determinato accordo. In riferimento ai diritti umani nella chiesa la teologia dovrebbe chiedersi in primo luogo in che senso la chiesa si differenzi dalle istituzioni politiche o sia loro simile. In secondo luogo si dovrebbero analizzare attentamente alcuni problemi particolari, quali il pluralismo teologico, l.esclusione delle donne dalle funzioni ministeriali, l.esercizio del potere. Ed infine si dovrebbe problematizzare il modo in cui la chiesa guarda spesso ai diritti umani in riferimento alla democrazia: diritti umani e democrazia sono principi indipendenti o sono entrambi al servizio della libertà politico-giuridica?