Questo saggio tratta del rapporto e della possibile vicinanza dello storico delle religioni italiano Raffaele Pettazzoni(18883-1959) con la fenomenologia della religione .classica., con particolare riferimento a Gerardus van der Leeuw e Mircea Eliade. Si tratta di un rapporto di lunga data, terstimoniato dalla simpatia pettazzoniana verso la disciplina ma anche da un atteggiamento di notevole ambiguità, che ha consentito alla maggior parte dei discepoli dello scienziato e prosecutori della storia delle religioni italiana, di tendenze storiciste, di minimizzare vigorosamente la portata. Qui si sostiene la grande forza dell.idea dell.autonomia della religione, che Pettazzoni sviluppa e definisce proprio con l.aiuto dei fenomenologi della religione contro ogni tendenza riduzionistica, benchè l.equilibrio su cui si basa la .scienza integrale delle religioni., la sintesi a lungo ricercata da Pettazzoni tra storia delle religioni e fenomenologia della religione, si caratterizzi come alquanto fragile, in riferimento soprattutto alla diversità di atteggiamento verso Leeuw ed Eliade.