Isaia disse queste cose perché vide la sua gloria e parlò di lui (Gv 12,41) : il Vangelo di Giovanni e l'Ascensione di Isaia

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Citation
Pesce Mauro, Isaia disse queste cose perché vide la sua gloria e parlò di lui (Gv 12,41) : il Vangelo di Giovanni e l'Ascensione di Isaia, Studia patavina rivista di filosofia e teologia , 50(3), 2003, pp. 649-666
ISSN journal
00393304
Volume
50
Issue
3
Year of publication
2003
Pages
649 - 666
Database
ACNP
SICI code
Abstract
Il confronto tra Gv 12,41 e Ascenzione di Isaia 6-11 chiarisce che il redattore del Vangelo di Giovanni conosceva la tradizione secondo la quale Isaia aveva avuto la visione della discesa del Diletto sulla terra e del suo destino terreno. Probabilmente Gv 8,56 conosce la tradizione secondo la quale Abramo aveva visto in anticipo, grazie ad una ascensione al settimo cielo come narra l.Apocalisse di Abramo 29,3-13, la vicenda terrena di Gesù. Ciò permette di affermare che il redattore del Vangelo di Giovanni conosceva una teoria e forse una pratica profetica nella quale era anche previsto il viaggio celeste. Questo tipo di profetismo ascensionistico sembra legato, in Gv e in AI, ad una cosmologia che concepisce il basso della terra (in quanto dominato da potenze malvagie) più o meno dualisticamente contrapposto ad un alto, luogo dell.abitazione di Dio. La pratica sembra anche legata al bisogno di un contatto diretto con la divinità e infine a un bisogno di rivelazione diretta da parte di Dio.