La religiosità come apertura

Citation
Bortolin Valerio, La religiosità come apertura, Studia patavina rivista di filosofia e teologia , 55(2), 2008, pp. 573-617
ISSN journal
00393304
Volume
55
Issue
2
Year of publication
2008
Pages
573 - 617
Database
ACNP
SICI code
Abstract
La presente ricerca vuole essere una riflessione sulla religiosità, intesa come quella struttura che rappresenta la condizione di possibilità, dal punto di vista antropologico, della religione in quanto modo particolare dell.esistenza. Tale struttura viene identificata con quell.apertura alla dimensione del mistero di cui solo l.uomo sembra essere capace. Successivamente si tenta di chiarire in che cosa consista tale apertura e in che senso si possa parlare di esperienza del mistero. Dopo aver puntualizzato la distinzione tra l.ignoto e il mistero, si mette in evidenza come quest.ultimo non possa essere inteso semplicemente e astrattamente come quella .parte. del reale accessibile solo attraverso una particolare e straordinaria esperienza mistica o grazie alla mediazione della riflessione metafisica. Il mistero, al contrario, appare nel momento stesso in cui l.ente viene semplicemente lasciato essere, viene colto nella sua gratuità, nella sua precarietà, nella sua finitezza. Il mistero quindi è il mistero stesso dell.ente, il mistero delle cose, nella misura in cui esse, nel loro puro esistere, rivelano e rimandano a una dimensione che si sottrae a qualsiasi tentativo di spiegazione.