Dopo un breve sguardo sulla storia della teologia e sulle radici che ne hanno costituito, nello scorrere del tempo, il volto pubblico (la dimensione comunitaria della fede, la lotta contro le eresie, l'ingresso della teologia nelle università), l'articolo indica il campo universitario come il più importante fra quelli in cui la teologia ha esercitato ed esercita una funzione pubblica, come interlocutore valido e autorevole. Gli altri due luoghi di pubblico confronto in cui la teologia è chiamata in causa oggi sono: l'ambito del dialogo ecumenico e interreligioso, da esercitare sul terreno comune del discorso razionale su Dio e sul rapporto tra Dio e il genere umano; e la dimensione politica, dove la teologia, come discorso razionale e coerente, può essere intesa anche da chi non crede e dove, innanzitutto, è testimonianza personale, il volto pubblico, appunto, della fede del teologo.