Intrise di silenzio sono chiamate a essere le vite degli uomini e delle donne perché la parola possa offrirsi alla storia con autenticità, coraggio e umiltà. Di questo orizzonte si richiamano qui alcuni temi: la possibilità di attribuire a Dio stesso il binomio «parola/silenzio», soprattutto attraverso la riflessione ebraica del secolo scorso; la relazione fra parola e silenzio nella teologia in quanto riflessione critica sulla fede, e infine nel vissuto spirituale. Quest'ultimo aspetto è supportato dalle parole di don Diana e di suor Emanuela della Madre di Dio: franchezza politica e accoglienza del grido del mondo rendono pronunciabile la parola.