Introducendo il tema del Focus di questo numero, si evidenzia come solo un riferimento costante e costitutivo all'esperienza «vissuta» e all'azione «realizzata», e in particolare a quelle codificate nella Bibbia e nella storia credente, impedisce alla teologia di cadere in forme di riduzione oggettivante o di astrazione, che allontanano dalla realtà originaria dell'esperienza e dell'azione; permette di attuare quello che è essenziale, la relazione kerigmatica tra la sorgente evangelica e la storia.