Eros e agape, un campo in cui esercitare la prospettiva del "pratico" nella teologia morale

Il contributo riprende il tema «eros e agape» già molto indagato dalla teologia e recentemente riproposto anche da Benedetto XVI. La prospettiva da cui l'articolo procede è tuttavia specifica e riguarda il tema del «pratico» nella riflessione teologico-morale. Quest'ultimo tema è stato oggetto di ripetute iniziative seminariali nella Facoltà teologica del Triveneto e qui si desidera mostrarne la fecondità nell'ambito della teologia morale e del suo rinnovamento. Gli indirizzi personalisti della teologia morale, quella sessuale in specie, hanno denunciato i limiti della tradizione che li precedeva, ravvisati nella riduzione precettistica o legalistica della teologia morale, nell'approccio ancora ingenuamente naturalistico all'uomo e infine nell'atavica diffidenza verso la dimensione passionale della sua vita affettiva. Il riscatto dell'eros è divenuto quindi uno dei punti del rinnovamento della morale, coniugato con un diverso approccio alla realtà umana, capace di coglierne la radicale differenza rispetto a ogni altro essere vivente. Il tema del «pratico» afferisce appunto a tale rinnovamento della teoria antropologica. L'articolo vuol segnalare la varietà delle voci che costituiscono la tradizione patristica e poi i meriti, ma anche i punti deboli, della teologia morale rinnovata.