In quanto inviolabile la dignità umana esige un fondamento assoluto che può essere garantito solo da Dio. La tendenza all'autosuperamento illimitato mostra che l'essere umano è costitutivamente aperto a Dio e questo gli conferisce una dignità che è inseparabile dal suo essere. Anche la tendenza al bene inerente all'essere umano rinvia a un sommo bene che le religioni storiche identificano con la Realtà divina. Un'etica senza religione tende a relativizzarsi e a frammentarsi, ma anche una religione senza un'etica universalmente proponibile non può giustificarsi come valida in una società che contesta Dio o lo ritiene irrilevante. Il cristianesimo propone un'etica sociale di reciprocità universale, di benevolenza e servizio, opposta a un umanesimo, della propria esclusiva felicità e autorealizzazione.