La teoria economica neoclassica sostiene che la regolamentazione ambientale, sebbene necessaria per correggere i fallimenti di mercato legati alle esternalità ambientali, comporti inevitabilmente una diminuzione della produttività delle imprese. Questa interpretazione è stata messa in discussione ormai 25 anni fa da Michael Porter secondo il quale norme ambientali «ben disegnate» non solo non necessariamente riducono la competitività delle imprese ma possono talvolta aumentarla. Questo articolo offre una rassegna dei principali - e spesso divergenti - risultati degli studi su quella che è divenuta nota come «l'ipotesi di Porter» e sottolinea le aree di ricerca che meritano di essere approfondite.