La regione baltica è da tempo teatro di un delicato test per le relazioni UE-Russia. Anche se sono entrati nell'UE nel 2004, i paesi baltici sono rimasti completamente dipendenti dal gas russo. I prezzi e le forniture di gas sono stati manipolati per perseguire obiettivi politici. È solo con l'attuazione del terzo pacchetto energia che si è cominciato ad far fronte a questa manchevolezza. I progressi nella diversificazione delle forniture gas e nella liberalizzazione del settore energetico consentono ora lo sviluppo di una singola zona di entrata e uscita. La conclusione dell'indagine antitrust della Commissione europea contro Gazprom segna un altro passo nella giusta direzione. Mentre la regione si muove verso l'integrazione energetica, Gazprom non può permettersi di fare la voce grossa e deve adattarsi alla nuova realtà.