L'autore ritiene che il suicidio del paziente possa essere descritto come un problema riguardante tutta l'equipe, anche in termini di responsabilita' e di elaborazione del lutto, solo se presenta un determinato modello di organizzazione. Illustra quindi i tre principali modelli (rigido, caotico e flessibile) sottolineando il possibile passaggio temporaneo dall'uno all'altro. L'organizzazione flessibile e' quella in cui le risposte collettive sono piu' evidenti e, soprattutto, utilizzabili ai fini della conoscenza. Dopo aver ricordato il ruolo dell'aggressivita' nel comportamento suicidario e nelle correlate dinamiche dell'equipe, e i concetti di colpa depressiva e persecutoria di Grinberg, l'autore riporta e discute le modalita' di risposta di tre diverse equipe <flessibili> al suicidio di un proprio paziente.