DIFFERENZE EVOLUTIVE NEGLI EFFETTI DI MODALITA' DI PRESENTAZIONE E SIMILARITA' FONOLOGICA IN UN COMPITO DI MEMORIA IMMEDIATA

Citation
Am. Longone et L. Castagna, DIFFERENZE EVOLUTIVE NEGLI EFFETTI DI MODALITA' DI PRESENTAZIONE E SIMILARITA' FONOLOGICA IN UN COMPITO DI MEMORIA IMMEDIATA, Rassegna di psicologia (Testo stampato) R d P. Rassegna di psicologia , X(2), 1993, pp. 67-80
ISSN journal
11255196
Volume
X
Issue
2
Year of publication
1993
Pages
67 - 80
Database
ACNP
SICI code
Abstract
In questo studio viene esaminato lo sviluppo della componente anello (loop) fonologico del modello della memoria di lavoro (Baddeley, 1990) mediante l'effetto di similarita' fonologica. Nell' esperimento 1 a due gruppi di bambini (eta' 5.1 e 10.3 anni) vengono presentati in un compito di rievocazione immediata sia disegni di oggetti comuni, con nomi simili e dissimili fonologicamente, sia i nomi dei disegni pronunciati ad alta voce. I risultati indicano che nei bambini grandi l'effetto di similarita' fonologica e' significativo in entrambe le modalita' di presentazione e superiore nella modalita' uditiva. Nei bambini piccoli l'effetto non e' presente nella modalita' visiva e la prestazione nella modalita' uditiva evidenzia un effetto tetto che oscura le possibili differenze. Viene evidenziata inoltre una significativa superiorita' nel ricordo delle parole nei bambini piccoli e dei disegni nei bambini grandi. Nell'esperimento 2, condotto in gruppi di bambini di cinque anni viene aumentata la lunghezza della lista. I risultati evidenziano un significativo effetto della similarita' fonologica per le parole ma non per i disegni. L'insieme dei risultati ottenuti suggerisce che le tracce mnestiche fonologiche contribuiscono alla prestazione dei bambini di cinque anni soltanto quando il materiale da ricordare e' presentato nelle modalita' uditiva, nei bambini piu' grandi invece, la ricodifica fonologica avviene indipendentemente dalla modalita' di presentazione.